Blog per un portfolio

Un Portfolio è per definizione un elenco dei lavori.
Nel contemporaneo mondo del lavoro è un fondamentale strumento di presentazione, al pari del curriculum, specialmente per le categorie creative, dove l'immagine assume un ruolo imprescindibile dalla propria esperienza.
Ma un portfolio deve essere necessariamente un noioso insieme di prodotti grafici e testuali, o può diventare qualcosa di più? Come può la ricerca personale portata avanti nel corso di un intera vita essere intuita da un elenco simile ad una lista della spesa? Redarre un portfolio può diventare un importante esperienza autoformativa?
Con queste domande mi sono avventurato nella creazione di quello che diventerà il mio biglietto da visita nel mare della complessità della realtà lavorativa.

giovedì 28 aprile 2011

Destrutturare e ricostruire



Per comprendere le fasi da astrarre, non dovevo fare altro che osservare i miei comportamenti. Seguendo il metodo scientifico galileiano dovrei elaborare una tesi in base all'osservazione del fenomeno. Devo osservarmi lavorare.
Forte dell'impegno continuato per i concorsi e l'università, questa fase si è tradotta nella analisi a posteriori del mio personale iter lavorativo.
Ho dunque astratto il fenomeno in 6 o 7 fasi, che costituiscono in ordine temporale il susseguirsi dei momenti che portano un progetto al suo compimento

  • Osservare
  • Comprendere
  • Astrarre
  • Progettare
  • Costruire
  • Preservare/Condividere

Le fasi sono espresse con dei verbi, per enfatizzare "l'azione" insita in ogni momento. Analizzando la totalità, è possibile individuare nella progettazione il fulcro e dividere in due sottogruppi le altre. Fasi Sensoriali, riflessive e speculative verso l'alto, scendendo c'è la manualità, la fisicità, il rapportarsi.
Essendo il mio caso quello di un portfolio d'architettura, la progettualità assume un ruolo ancora più forte essendo fulcro e fine ultimo della ricerca.

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