Conscio del fatto che la domanda avrebbe potuto mutare ogni aspetto del mio lavoro, ho provato subito a soffermarmici. Astrarre un filo conduttore non sembra semplice, a vent'anni la mente è ancora volubile, aperta al punto che è difficile dire di aver seguito un percorso lineare e definibile. Ho pensato a ciò che mi identifica, mi qualifica, al momento nel quale la mia mente si rifà ad uno schema di astrazione della realtà quando compio una scelta. Proprio lì ho trovato la risposta, ovvero, la domanda. Se fosse possibile scomporre le fasi di in concetti per capire le categorie attraverso le quali la mia mente astrae la realtà. Se c'era un modo di conoscere la griglia di concetti con la quale pretendo di comprendere le cose e se quella griglia era mutata o era rimasta inalterata nel corso delle mie esperienze fino ad oggi.
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