Ragionare sulle fasi di ricerca non deve semplicemente concretizzarsi nella loro individuazione e nella speculazione su di esse. La stessa scelta del linguaggio semiotico delle fasi necessita un approfondita ricerca, al fine di farlo aderire alle peculiarità della propria ricerca. Per questa ragione, associare le fasi a dei pittogrammi simbolici mi è sembrata la scelta più ovvia e più calzante sia al mio metodo astrattivo che al tema generale del portfolio. Questa operazione di ricerca semiotica è stata applicata anche alla scelta del metodo rappresentativo, per mezzo di una griglia modulare che connetta tutti i pittogrammi tra di loro e questi alla struttura del portfolio.Il pittogramma diventa facilmente leggibile e ricopre anche il ruolo di identificazione (immediata) dell'ambito di trattazione all'interno del portfolio. Il concetto diventa così trainante anche per l'indicizzazione, il cui ruolo viene assorbito dal pittogramma. Eliminata la fin troppo classica divisione per capitoli, che costringe il lettore ad una lettura continua e lineare, l'operazione di ricerca viene divisa nelle proprie fasi anche nell'impaginazione, creando un filo conduttore di concetti parziali non lineari, ma tutti necessari alla comprensione della totalità.
Blog per un portfolio
Un Portfolio è per definizione un elenco dei lavori.
Nel contemporaneo mondo del lavoro è un fondamentale strumento di presentazione, al pari del curriculum, specialmente per le categorie creative, dove l'immagine assume un ruolo imprescindibile dalla propria esperienza.
Ma un portfolio deve essere necessariamente un noioso insieme di prodotti grafici e testuali, o può diventare qualcosa di più? Come può la ricerca personale portata avanti nel corso di un intera vita essere intuita da un elenco simile ad una lista della spesa? Redarre un portfolio può diventare un importante esperienza autoformativa?
Con queste domande mi sono avventurato nella creazione di quello che diventerà il mio biglietto da visita nel mare della complessità della realtà lavorativa.
martedì 24 maggio 2011
venerdì 13 maggio 2011
Osservare/1 percezione sensoriale
L'osservazione è il fulcro della fase passiva. Come azione include la percezione proveniente da tutti i sensi. Siamo noi a limitare attraverso l'utilizzo delle categorie il senso del termine all'interno del recinto della vista. Basti pensare alla diversità del senso di visione negli esseri umani e negli animali. Gli animali vedono in modo diverso dal nostro, ogni animale vede in maniera diversa dall'altro, a seconda delle specifiche dei suoi organi sensoriali. Questo non vale solo per quanto riguardo la vista in senso stretto, ma anche per tutti gli altri sensi. Per questo quando parliamo di osservazione, è bene tenere a mente che parliamo del modo nel quale gli umani mediano il mondo e lo spazio attraverso i loro sensi. Questa considerazione iniziale, che può sembrare ovvia, è invece fondamentale per capire che sono proprio le peculiarità del sistema sensoriale umano la base dell'osservazione. E' necessario che l'osservazione sia subordinata alla presa di coscienza di queste meccaniche, come la visione stereoscopica, la percezione degli odori, il funzionamento dei sensori tattili nell'epidermide. Progettare qualcosa per se stessi e per gli altri significa anche trasformare un concetto, una necessità in qualcosa che sia essenzialmente piacevole per il nostro sistema sensoriale. Cosa è bello per i nostri sensi? Come si può inserire questa variabile nel processo di progettazione? Queste sono domande proprie del momento dell'Osservazione.
martedì 3 maggio 2011
Etimologia
Una scelta forte come l'individuazione di 7 termini chiave richiede una profonda conoscenza del significato e delle origini dei suddetti. La padronanza della loro etimologia li renderà inattaccabili sul piano dialettico e produrrà un maggiore grado di consapevolezza nel loro utilizzo. In questo caso nulla mi poteva essere più utile del sapere enciclopedico, nella fattispecie la mitologica enciclopedia Einaudi, 15 volumi densi di concetti e delle loro filologie attraverso l'intera storia umana.
Questa Enciclopedia infatti, al posto della classica indicizzazione, prevede la divisione per concetti/coppie filosofiche. In questo modo ogni termine è analizzato attraverso la storia del pensiero fino ai giorni nostri. Tra i redattori di quest'opera magna ci sono nomi come quello di Umberto Eco, Alfredo Salsano, Norberto Bobbio, Gino Baratta e Hilary Putnam. Irrinunciabile, peccato che non ne esista una versione digitale.
Qui ho trovato "quasi" tutto quello che cercavo, infatti essendo indicizzata per concetti filosofici ho dovuto cercare le correlazioni più evidenti. Per fare un esempio, non essendoci il termine Costruire, ho cercato Realizzare, concetto compreso nella definizione di Realtà.
- Posted using BlogPress from my iPad
Questa Enciclopedia infatti, al posto della classica indicizzazione, prevede la divisione per concetti/coppie filosofiche. In questo modo ogni termine è analizzato attraverso la storia del pensiero fino ai giorni nostri. Tra i redattori di quest'opera magna ci sono nomi come quello di Umberto Eco, Alfredo Salsano, Norberto Bobbio, Gino Baratta e Hilary Putnam. Irrinunciabile, peccato che non ne esista una versione digitale.
Qui ho trovato "quasi" tutto quello che cercavo, infatti essendo indicizzata per concetti filosofici ho dovuto cercare le correlazioni più evidenti. Per fare un esempio, non essendoci il termine Costruire, ho cercato Realizzare, concetto compreso nella definizione di Realtà.
- Posted using BlogPress from my iPad
Iscriviti a:
Post (Atom)