Il momento è giunto. Bisogna tirare le somme del lavoro di analisi per scontrarsi con la materialità dello scopo. E' il momento della progettazione. La ragione del concetto deve essere forte e non occulta ma in alcun modo deve asservire la funzionalità. Pro-jàcere: gettare avanti, l'atto di enucleare dalla nostra mente l'idea per portarla sul piano della realtà. E' forse il momento più complesso delle 7 fasi: il collegamento tra due piani d'azione diversi, il confine da superare tra l'io e l'essere, forse l'azione più vicina al parto, il momento culmine dell'esistenza. Un fine realizzabile appunto, solo attraverso il conflitto, lo scontro di elementi in contraddizione ma necessari alla completezza: come l'ovulo e lo spermatozoo, solo l'eterogeneità dei gameti da origine ad un nuovo individuo, unico. La mitosi da origine ad una copia identica all'originale, senza alcuna evoluzione. Nella progettualità il conflitto è interno ed esterno: i concetti generati dal nostro processo di ricerca si scontrano prima tra loro e infine con i concetti generati dalle esistenze al di fuori della nostra: le società e le persone che le compongono sono bacini pressoché infiniti di concetti in continua evoluzione. Solo il confronto può restituire l'organicità dell'essere nella nostra personale progettualità.
L'architettura mi ha insegnato a pensare ad un'adeguata struttura, senza la quale niente può reggere l'impatto della realtà.
La struttura è una griglia fondamentale, questa volta fisica, grafica, non concettuale. La struttura regge l'idea ma ne è parte stessa, separarle significa voler mantenere la distanza tra concetto e realtà, forse una forma di immaturità progettuale o eccessiva necessità di marcare il concetto, l'interiorità.
La gestione della luce è di fondamentale importanza: la luce è il senso della vista, da forma e ragione all'estetica, genera il colore.
Lo spazio è il concetto primo: l'architettura è gestione dello spazio fisico, la grafica gestione dello spazio comunicativo.
La scelta dei materiali è imprescindibile: è l'essenza della trasposizione dal concetto alla realtà, delinea le caratteristiche fisiche dell'idea, è generatrice della forma, non conseguenza di essa.
E' il momento di progettare.
Blog per un portfolio
Un Portfolio è per definizione un elenco dei lavori.
Nel contemporaneo mondo del lavoro è un fondamentale strumento di presentazione, al pari del curriculum, specialmente per le categorie creative, dove l'immagine assume un ruolo imprescindibile dalla propria esperienza.
Ma un portfolio deve essere necessariamente un noioso insieme di prodotti grafici e testuali, o può diventare qualcosa di più? Come può la ricerca personale portata avanti nel corso di un intera vita essere intuita da un elenco simile ad una lista della spesa? Redarre un portfolio può diventare un importante esperienza autoformativa?
Con queste domande mi sono avventurato nella creazione di quello che diventerà il mio biglietto da visita nel mare della complessità della realtà lavorativa.